GUIDONIA – La data sarebbe arrivata. La «prima» volta del  contestato impianto di TMB (Trattamento meccanico biologico) costruito ai margini della riserva naturale dell’Inviolata tra il 2013 e il 2016, un lungo iter autorizzativo cominciato nel 2006, sarebbe fissata a lunedì 9 gennaio. La data è stata indicata dal sindaco di Guidonia Montecelio (Mauro Lombardo) in un lungo post su Facebook nel quale il primo cittadino lamenta «ancora una volta, con rammarico, che la città viene esclusa dai processi decisionali e informativi sulle sorti del Tmb». Il riferimento è alla mancanza di comunicazione sull’entrata in esercizio dell’impianto, gestita, in questa fase, dal Prefetto di Roma Bruno Frattasi, dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, a cui il governo ha trasferito le competenze in materia di rifiuti, dai due commissari delegati dal Prefetto alla gestione, dopo l’interdittiva antimafia che ha colpito la Guidonia Srl, società proprietaria dell’impianto. È il pool che sta pianificando i tempi e le attività del Tmb che inizialmente, nel collaudo a caldo, tratterà 100 tonnellate di rifiuti romani. Quantità destinate a crescere (fino a 600 tonnellate al giorno) una volta che lo stabilimento sarà entrato in funzione a pieno regime. L’Ama Spa, la società municipalizzata controllata da Roma Capitale, è alle prese in queste ore con l’ennesima emergenza: la «sistemazione» delle 900 tonnellate al giorno ad oggi destinate al Tmb di Aprilia e che da lunedì rischiano di rimanere sulle strade di Roma. 

Poi va considerato che il 9 gennaio scadrà l’ordinanza del sindaco (anche) della Città Metropolitana di Roma  Gualtieri, per lo smaltimento dei rifiuti di Roma nella discarica di Albano. Se i commissari della Ecoambiente non otterranno l’autorizzazione dalla Regione Lazio, che attende da loro il deposito della fideiussione per la gestione post mortem dell’invaso, difficilmente potrà riaprire l’impianto dove Roma manda a smaltimento 1.100 tonnellate al giorno di scarti. 

Ma ecco lo sfogo affidato da Mauro Lombardo ai social: «Il TMB, ancora una volta Roma ignora Guidonia Montecelio.Ancora una volta, con rammarico, dobbiamo constatare che Guidonia Montecelio viene esclusa dai processi decisionali e informativi sulle sorti del Tmb – scrive il sindaco. Nonostante i molteplici tentativi finora portati avanti dalla nostra amministrazione con la Città Metropolitana, Roma Capitale e Prefettura, solo dalla stampa abbiamo appreso della presunta, imminente, entrata in funzione dell’impianto dell’Inviolata per la fase di collaudo».

«Le ultime notizie indicano nel 9 gennaio il possibile giorno di avvio del TMB. La notizia è pessima per la nostra città. Dispiace pure dovere registrare, per l’ennesima volta, la totale mancanza di rispetto per la sensibilità della nostra comunità, totalmente esclusa da questo procedimento.  Gli Enti preposti all’apertura del TMB continuano, con arroganza, a portare avanti i loro progetti nella totale indifferenza di chi dovrà sopportarne la realizzazione e le conseguenze» scrive Lombardo. 

«Oltre a disporre autonomamente del nostro territorio, senza consultarci preventivamente, l’amministrazione di Roma Capitale, al vertice anche della Città Metropolitana, non dimostra nemmeno un minimo di rispetto istituzionale informando il nostro Comune di quanto sta per avvenire.  La gestione dei rifiuti e il loro smaltimento rappresentano, d’altronde, una questione complessa che coinvolge molteplici aspetti, tra cui la salute pubblica, l’ambiente, l’economia e la sostenibilità a lungo termine. Il Comune di Guidonia Montecelio, lo rammento, è tra quelli più virtuosi dal punto di vista ambientale avendo a una raccolta differenziata che si è attestata nel 2021 al  68.8%, sesto miglior risultato tra i grandi comuni del Lazio. Questo impegno dei cittadini – scrive ancora Lombardo – non può essere mortificato da decisioni che scaricano inadempienze e carenze altrui su un territorio e una comunità che sul fronte dei rifiuti ha dato molto negli anni passati». 

«L’amministrazione guidoniana resta fermamente e convintamente contraria all’apertura emergenziale, imposta dalle inefficienze romane, dell’impianto dell’Inviolata. Faremo tutto quanto in nostro potere – conclude – per salvaguardare la salute e l’ambiente in questo territorio, pure dopo questa scriteriata e preannunciata apertura».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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