Per usare una metafora fisica sono come le particelle che attraggono o respingono a seconda della  loro carica. Solo che qui la scienza c’entra niente. La questione è piuttosto politica e investe gli esclusi, o i «resti» rimasti dalla ricomposizione di forgia novecentesca delle coalizioni contrapposte, centrodestra Vs centrosinistra, se volete riformisti contro conservatori, il populismo non manca in ambedue. Sta di fatto che lo schema ritrovato ha lasciato più  di qualche «resto» che continua ad attrarsi e a respingersi, nell’impossibilità di sommarsi in un unico terzo polo competitivo per il turno di ballottaggio. Le particelle diventano attrattive (anche) per  le  due coalizioni principali e per i partiti che le compongono, alla ricerca di maggiori certezze per la vittoria finale. In tal quadro, il week end appena trascorso consegna agli osservatori retroscenismi ghiotti e da raccontare. Tutto ruota attorno al Nuovo Polo Civico del duo Aldo Cerroni e Mauro Lombardo, per i quali, come detto, la scorsa non è stata una settimana facile.

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La ricomposizione del centrodestra ha spento con ogni probabilità i sogni di superare il primo turno elettorale con un risultato soddisfacente. Tutta colpa, riferiscono i rumors, di un accordo già chiuso con la Lega e che sarebbe saltato nel giro qualche ora, lasciando la storica alleanza civica nel caos. Anche per le conseguenze. Proprio la certezza delle nozze col Carroccio aveva infatti indotto l’accelerazione sulla candidatura a sindaco di Mauro Lombardo, e la contestuale scelta consapevole di sacrificare sul piano della Realpolitik chi non era invece dell’avviso: i non pochi (gruppi) o pezzi di diversa estrazione e provenienza come Michele Venturiello, Maurizio Lotti, Marco Berlettano e Marco Mercante, Pietro Scrocca, Flora Fuscello e Giorgio La Bianca, entrati ad un certo punto nell’orbita del Npc, salvo poi girare i tacchi in disaccordo sui metodi e la scelta di Lombardo. Duemila voti polverizzati in una sola mossa secondo i calcolatori bene informati, per di più non andata a buon fine per il dietrofront della Lega. Un passo falso al quale Cerroni starebbe tentando di rimediare, tornando nelle scorse ore a fare mea culpa e opera di convincimento, senza però rimettere in discussione il nome del sindaco. Difficile dire come andrà a finire. Anche perché, sul tavolo delle trattative riaperte, si sarebbe inserito il Partito democratico, disposto ad alleare pure i gamberi pur di vincere una elezione che manca da 17 anni.

I rumors parlano intanto di una forte spinta del segretario provinciale Rocco Maugliani per riprendersi gli «ex» fuggiti nei civici al seguito di Paola De Dominicis (su tutti Rocco Cisano e Pasqualino Rossi). Il dialogo con Giorgio La Bianca e i suoi supporter sarebbe reso difficile dai trascorsi a sinistra: le ruggini di un decennio con la classe dirigente Dem (sempre la stessa stessa), motivo per cui l’ex diessino troverebbe presto posto dalle parti di Claudio Zarro e del suo Polo Civico Due.

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Nemmeno Michele Venturiello è tanto per la quale: l’ex capogruppo di Forza Italia non ha mai nascosto la distonia con l’area culturale del Pd, men che meno con l’alleanza che ricomprende i 5Stelle, i disastrosi attori di un quinquennio di nulla amministrativo. Le magliette civiche offerte dal Pd potrebbero però indossarle Marco Berlettano e Marco Mercante? Sicuramene non Pietro Scrocca che i bene informati collocano di nuovo in Fratelli d’Italia (acquisto di Marco Bertucci, che tenterebbe altri, clamorosi colpi di mercato). Certo, tutto può ancora accadere nelle prossime ore,  i bookmakers accettano ancora scommesse sul ritorno a casa degli «apolidi» senza patria (politica): in che partito, con quali formule e prospettive sta alle quotazioni, fluttuanti ogni momento che passa. Il discorso vale anche per Cambiamo con Toti. La microformazione nata dalle scissioni forziste che a livello nazionale fa capo al governatore della Liguria Giovanni Toti, si muove con i passi del coordinatore cittadino Piero Sebastianelli, il quale si  è tirato fuori dagli accordi raggiunti dal centrodestra su Alfonso Masini designato sindaco, rientrando nell’ombra da dove, raccontano sempre i bene informati, starebbe trattando alleanze a 360 gradi.

Come è data (ancora) per incerta la destinazione di Andrea Mazza, il rubeisiano della Lega vicino a Laura Cartaginese che potrebbe accomodarsi definitivamente al fianco di Lombardo e Cerroni, funzionando da elemento di attrazione per le particelle (ex) di centrodestra ancora in posizione di ascolto e  di valutazione sul da farsi. Ma la fase è quella riportata dai bene informati: incerta. Certo è invece che se anche il Nuovo Polo Civico ri-arruolasse tutti i gruppi scemati nelle ultime settimane, non farebbe un passo avanti verso il ballottaggio ma indebolirebbe principalmente le aspettative elettorali del centrodestra. Magari costringendolo a nuove e più stringenti trattative tra il primo e il secondo turno quando, i due sindaci rimasti, giocheranno però una nuova partita, e la corsa a prendersi le carte migliori pur di assicurarsi la vittoria sarà riaperta per i contendenti di entrambe le parti.

 Intanto, per questa settimana è atteso il decreto di fissazione della data delle elezioni, fonti attendibili parlano del 12 giugno, due settimane sarebbe   previsto il turno dell’eventuale ballottaggio. L’apertura della campagna elettorale incombe, non resta tanto tempo per chiudere gli accordi e provare a vincere le elezioni, almeno a chi se lo può permettere.  

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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