Accampamento Rom tra le aziende di pregio e «furto» di corrente nel degrado. Ammaturo: Barbet intervenga
GUIDONIA – Sessanta tra roulotte e camper oltre a un centinaio tra auto e furgoni. Una comunità di etnia Rom da un paio di settimane staziona in un’area della zona industriale a ridosso tra la Tiburtina e la Pista d’Oro e Setteville. Lì dove sono presenti decine di aziende di pregio fiore all’occhiello di Guidonia. Un accampamento di fortuna che porta con sé ordinarie scene di degrado, di panni stesi e immondizia. Di assenza di servizi igienici e di condizioni di illegalità come gli allacci abusivi alle utenze comunali dell’Enel.
La denuncia arriva da Giovanna Ammaturo, consigliere comunale della Lega per Salvini. «Quella è un’area di particolare pregio per l’economia cittadina, ci sono visite di delegazioni straniere e di ambasciate che vogliono conoscere e acquistare prodotti made in Italy, dove diversi operatori commerciali stanno costruendo i loro nuovi opifici per offrire lavoro a chi non lo conosce ancora – dice Ammaturo in una nota stampa -; è necessario intervenire per evitare che i terreni adiacenti non diventino vespasiani all’aperto o discariche che poi il “ Comune” dovrà ripulire con i soldi dei contribuenti. È urgente intervenire per evitare il diffondersi di accampamenti stanziali che sono vietati dalle leggi e per controllare chi e perché ha scelto questa zona a ridosso di centinaia di aziende manifatturiere e di stoccaggio di merci di vario genere con le naturali apprensioni degli imprenditori e dei dipendenti. Il controllo del territorio rientra tra i compiti dell’amministrazione Barbet il cui fine è anche di garantire la sicurezza dei cittadini».