Una soap la prima volta in consiglio della doppia Lega nata dalla fantasia di Mortellaro. E Ammaturo pensa al Tar
GUIDONIA – La prima uscita del doppio gruppo leghista in aula (ieri 30 ottobre) regala siparietti agli osservatori e rapporti glaciali tra le due signore di Salvini. Come quando durante le dichiarazioni di voto su una mozione del democrat Mario Lomuscio, l’ex di Fratelli d’Italia Arianna Cacioni dichiarava l’astensione mentre la collega Giovanna Ammaturo si esprimeva decisamente contro. Due gruppi gemelli ma ostili, nati dalla fantasia (e dalla penna) del presidente del consiglio comunale, il 5stelle Angelo Mortellaro, che una decina di giorni con una «presa d’atto» legittimava, formalizzandola, la richiesta di Cacioni di costituirsi un suo gruppo alternativo a quello di Ammaturo, dopo essere transitata nel misto e prima ancora nel partito della Meloni.
Una dicotomia che dai giornali e dal gossip politico adesso rischia di finire davanti al Tar del Lazio. Se la politica regionale del partito di Salvini, doppiamente rappresentato nella seconda istituzione del Comune da due monogruppi distinti, non sarà in grado di sciogliere il nodo principe e con esso il finale della soap salviniana nella terza città del Lazio: chi rappresenta la vera Lega? Arianna Cacioni, nelle dichiarazioni di voto in aula, si esprime nel nome di Lega per Salvini Premier, d’altro canto Ammaturo parla per conto della Lega per Salvini. Che secondo la gazzetta ufficiale dal dicembre del 2017 sono lo stesso partito. Dunque? Ammaturo, che la Lega cittadina l’ha fondata e la rappresenta dal primo giorno di consiliatura non ha dubbi: l’abusiva è la collega Cacioni. E il gruppo di troppo è figlio di uno svarione di Mortellaro. Il presidente del consiglio che contro ogni buon senso ha accettato la richiesta della ex meloniana. Che tuttavia fa parte di una squadra di fuoriusciti da Fratelli d’Italia insieme con Alessandro Messa, da qualche giorno nuovo coordinatore cittadino del partito di Salvini. Scelto dai vertici regionali in sostituzione proprio di Ammaturo. Un rompicapo dal quale potrebbe passare la partita delle candidature alle elezioni europee di primavera, proprio con Messa tra i papapili a rappresentare il partito nella circoscrizione del centro Italia.
Intanto in aula è gelo tra le signore salviniane, un tempo sinergiche nell’azione di controllo e contrasto alla politica del governo 5Stelle. Nemmeno più un accenno di saluto tra vicine di banco.