ZAGAROLO – Genius loci, lo spirito del luogo, è la forza ispiratrice della buona architettura inserita in un preciso contesto culturale, sociale e ambientale. Su questo concetto si è costruita la due giorni di eventi partita il 13 luglio (ma c’è anche il programma del 14 luglio) e dedicata a «sua maestà» il Travertino Romano e alla sua storia millenaria.

Buona la prima

Grande è stato l’interesse per il primo (dei tre convegni) di giovedì 13 luglio, con l’organizzazione del Centro per la valorizzazione del Travertino Romano (CVTR), in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma al Palazzo Rospigliosi di Zagarolo (Roma). Una attività di promozione del materiale lapideo, indirizzata alla categoria professionale che progetta e realizza edifici e spazi per ogni genere di committenza, privata o pubblica, in giro per il mondo. Il convegno valeva (anche) per la formazione continua degli architetti con tre crediti formativi.

L’importanza della conoscenza dei materiali, e della loro provenienza, è passaggio di fondamentale importanza per chi progetta e costruisce. Ne ha parlato Filippo Lippiello, presidente del Consorzio che raggruppa gli imprenditori del Distretto del Travertino Romano di Tivoli e Guidonia, istituito dalla Regione Lazio ormai 22 anni fa (era il 2001). Un intervento formativo e informativo, quello tenuto da Lippiello, che ha riguardato l’intera filiera produttiva: dall’estrazione alla lavorazione, alla commercializzazione del Travertino Romano, senza dimenticare l’indotto economico che gira intorno al Distretto industriale. Il Travertino come risorsa economica.

La storia, gli aneddoti

Numerosi gli aneddoti legati al mondo del pregiato materiale lapideo, raccontati  dagli imprenditori, nei panni, per un giorno, di relatori e «formatori» degli architetti. Fabrizio Mariotti, cavatore da generazioni, ha portato l’attenta platea negli Stati Uniti d’America, dove l’uso del Travertino Romano in architettura ha conosciuto l’età d’oro a partire dagli anni ’50 del secolo scorso, consegnando ai posteri costruzioni «iconiche» come le famose Torri Gemelle, poi distrutte negli attentati del 2001, i cui interni erano rivestiti di Travertino Romano. Dopo una flessione del mercato statunitense, negli ’80, la ripresa nel decennio successivo è avvenuta ad opera del grande architetto Richard Meier, che scelse il Travertino per realizzare il Getty Center Museum di Los Angeles. Pare che Meier si sia recato personalmente a scegliere le lastre più pregiate nella cava di Tivoli. Il sole della California, nelle venature della pietra, fece poi la magia di rilanciare l’uso del Travertino nel mercato Usa, uno dei principali con quello mediorientale. Roma caput mundi e l’uso del Travertino. L’approfondimento del professor Zaccaria Mari, archeologo e profondo conoscitore della pietra nell’arte e nell’architettura in antichità, ha dato il la al parallelismo contemporaneo con il «Colosseo Moderno». Lo stadio di calcio di Krasnodar, nel sud della Russia, rivestito di Travertino e progettato sulle sembianze dell’Anfiteatro Flavio. Ma anche il film Il Gladiatore, uscito nel 2000, protagonista l’attore australiano Russel Crowe, ebbe il merito accertato di riaccendere i riflettori sulla Roma antica e di rilanciare il Travertino Romano e il suo utilizzo in architettura.

Tivoli e Guidonia, 700 ettari di cave

«Su questo territorio fondiamo le basi del nostro lavoro», ha detto il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia Alessandro Panci, auspicando, per il futuro, una crescente vicinanza e collaborazione tra le imprese e la categoria professionale, «ci sono altri territori dove le cave sono visitate e aperte al pubblico», ha detto. Importante, anche, l’apporto di Vincenzo De Gennaro, architetto, imprenditore e coordinatore scientifico della due giorni di Genius Loci, intervenuto nel convegno di oggi sul tema “Tecniche di lavorazione del Travertino per l’impiego in architettura”. Il programma prosegue venerdì 14 luglio.

Il programma del 14 luglio

Quella di quest’anno è un’edizione anche per parlare di  “Economia Circolare, sviluppo  e Territorio” nei due convegni in programma a partire dalle 15 del 14 luglio. Nel corso del 2022, il settore estrattivo si è rilanciato nel mercato globale sempre più competitivo, schierando un Know-how di prim’ordine, investendo in innovazione, sostenibilità ambientale e sociale. Una impresa estrattiva sempre più vicina e attenta ai territori ospiti: questo, in fondo, è il principale messaggio che le aziende vogliono veicolare aprendo al pubblico, attraverso la diffusione dell’arte e dello spettacolo, i suggestivi paesaggi dove viene cavata la pietra millenaria. Sarà una occasione per parlare di “Economia Circolare, sviluppo  e Territorio ” con il contributo delle istituzioni comunali e regionali: il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, i sindaci di Tivoli e Guidonia Montecelio, rispettivamente Giuseppe Proietti e Mauro Lombardo, i parlamentari regionali Fabrizio Ghera, Marco Bertucci, Laura Cartaginese.

Lo spettacolo, le performances artistiche

Una edizione ricca di contenuti e performances, strutturata non solo sui convegni, ma con l’immancabile spettacolo dal vivo nel cuore dell’attività estrattiva – la cava – grazie anche al contributo di artisti di levatura internazionale.

 

 

  

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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