GUIDONIA – Le parole pronunciate dal capogruppo Adalberto Bertucci in aula, nell’ultimo consiglio comunale (lo scorso 13 giugno), risuonano ancora come una provocazione, al tempo stesso come il lancio del guanto di sfida. Possibile che il suo partito, Fratelli d’Italia, nella terza città del Lazio all’opposizione della variegata e fin troppo colorata (politicamente) amministrazione comunale, nella componente dei gabbiani di Fabio Rampelli e Fabrizio Ghera si sia messo localmente a fare campagna acquisti tra i civici di maggioranza?.

Era così come anticipava Bertucci. Dal momento che due consiglieri comunali eletti un anno fa con la civica «Guidonia Montecelio Domani», lista per metà formata dai renziani di Aldo Cerroni e Mauro De Santis, si sono riciclati con i gabbiani in cambio, corre voce tra i bene informati, di posti di responsabilità nella struttura regionale di Fabrizio Ghera, assessore ai Rifiuti nella giunta di Francesco Rocca. Ma chi sono i nuovi civici di Fratelli d’Italia?. Si tratta di Maurizio Remoli, presidente della commissione Ambiente e Alessia Croce, silenti consiglieri comunali la cui voce rimane ignota all’aula e alla città. A spostarsi sul carro vincente di Fratelli d’Italia è anche l’assessore «espressione» dei due consiglieri: Stefano Salomone. Fino a qualche giorno fa fedelissimo di Paolo Della Rocca, quest’ultimo candidato non eletto nella lista della Lega per Salvini alle Regionali del 12 e 13 febbraio scorsi.

I soliti bene informati parlano di un ricollocamento figlio di una «litigata» con Della Rocca. Il quale, alle amministrative di giugno 2022, si era speso in prima persona per trovare un posto in lista a Remoli e Croce nella storica «Guidonia Montecelio Domani», dal 2014 di proprietà di Aldo Cerroni e Mauro De Santis, civici a tutt’oggi di fede renziana. Sta di fatto che i tre (Croce, Remoli e Salomone) hanno ora trovato dimora nella casa di Fratelli d’Italia, una decisione che politicamente destruttura quel progetto civico sempre più somigliante ad una farsa: solo in apparenza equidistante dai partiti. Anche se, l’appuntamento pubblico che ha suggellato la comunione d’intenti all’interno della componente Ghera, è stato fintamente organizzato come di natura istituzionale. Niente simbolo di partito, solo lo stemma del Comune di Guidonia Montecelio, impropriamente usato per promuovere l’incontro di venerdì 23 giugno presso il bar Lanciani. Nella locandina, solo i nomi di Salomone e Ghera, in quanto assessori rispettivamente a Guidonia e alla Regione Lazio e dei due consiglieri comunali. Era annunciata la presenza di Fabio Rampelli, il vice presidente della Camera dei deputati sfuggito però a qualsiasi  scatto forse perché assente.

A questo punto, la geografia politica nella terza città del Lazio è più confusa e confusionaria che mai. I Fratelli d’Italia sono all’opposizione dell’amministrazione del sindaco civico Mauro Lombardo, rappresentati in assise da Adalberto Bertucci e Augusto Cacciamani, ma nella componete dei gabbiani sono invece in maggioranza con Remoli e Croce. Una situazione praticamente identica a quella già verificata in Forza Italia, partito d’opposizione (apparente) con il consigliere comunale Alfonso Masini e al tempo stesso di maggioranza con i civici di «Città Nuova» Arianna Cacioni e Michele Venturiello. Una maggioranza più che mai allargata ai civici del Pd che con Alberto Cuccuru occupano perfino un posto in giunta. È la politica del volemose bene e del più siamo e meglio stiamo. Rimane la domanda: chi fa l’opposizione dentro e fuori dal palazzo?.         

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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