GUIDONIA – Perseveranza da una parte e manuale Cencelli dall’altra sono i punti su cui muove la strategia del sindaco Mauro Lombardo alle prese, in queste ore, con la composizione del governo bis. L’obiettivo è ricostruire il mosaico nel giro di qualche giorno, comunque in tempo utile a presentare i nuovi assessori nel corso del consiglio comunale convocato per giovedì 15 febbraio. Come previsto (e annunciato) ieri il numero uno di Palazzo Guidoni ha cancellato la giunta con proprio decreto sindacale (pubblicato in serata all’albo pretorio online del Comune di Guidonia Montecelio ECCOLO, CLICCA E LEGGI), atto che dispone «la revoca della nomina di tutti i componenti della giunta municipale»; e ancora, che «temporaneamente le deleghe conferite (il 15 luglio 2022 ndg) tornino nella sfera di competenza del sindaco». Città, al momento, senza esecutivo. 

Nelle ultime ore, come raccontano i rumors di Palazzo, il sindaco avrebbe fatto un ultimo tentativo con Michele Venturiello. Nei desiderata del sindaco, l’avvocato di Setteville eletto con la civica «Città Nuova», avrebbe dovuto lasciare lo scranno in consiglio comunale per accomodarsi su quello di assessore all’Urbanistica (NE ABBIAMO scritto qui:  Rimpasto, Mauro Lombardo e il rebus della nuova giunta (con o senza Michele Venturiello?). Operazione che avrebbe (anche) favorito l’utile avvicendamento in aula con Anna Mari, assessore uscente dall’Urbanistica (da ricollocare) e primo dei non eletti di «Città Nuova» alle Comunali di un anno e mezzo fa. Venturiello, avrebbe rappresentato (ancora) la sua indisponibilità a lasciare l’assemblea elettiva, tuttavia una delle novità in vista della nuova giunta riguarderebbe sempre «Città Nuova», dove Andrea Mazza potrebbe invece acconsentire a lasciare l’aula e traslocare in giunta, nella casella dell’Ambiente lasciata libera da Paola De Dominicis, lista «Civici». Tra intese elettorali da rispettare e nuovi equilibri di cui tener conto nel rapporto con gli alleati, vecchi e nuovi, Lombardo si muove sul filo. Il Comune di Guidonia Montecelio può dotarsi di 7 assessori. Di questi (si tratta di una certezza), almeno 3 saranno nuovi e uno, di nomina prettamente politica, sarà in quota Fratelli d’Italia (si parla di un tecnico declinato al femminile in arrivo dal Comune di Ciampino e destinato a riempire la casella del Bilancio abbandonata dal già dimissionario Alberto Cuccuru). 

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Blindati, dovrebbero essere Mario Proietti da riconfermare ai Lavori Pubblici e Cristina Rossi ancora destinata a riempire la casella Servizi Sociali e Sport, mentre Paola De Dominicis sarebbe sul punto di trasferirsi alla Cultura e Pubblica istruzione, nel «regno» del dirigente-politico Aldo Cerroni con cui, come la Rossi, condivide l’appartenenza a Italia Viva di Matteo Renzi. In uscita, senza possibilità di una riconferma, sarebbe invece Michela Pauselli di «ConSensoCivico»: dopo 19 mesi trascorsi alla guida dell’assessorato alla Cultura e Pubblica istruzione, lascerebbe senza (al momento) ipotesi di ricollocamento. In questo quadro già sufficientemente delineato, al sindaco rimarrebbero due caselle da sistemare: il Personale (e Commercio) liberata da Stefano Salomone e l’Urbanistica rifiutata da Venturiello. Per le Risorse umane, Lombardo starebbe lavorando all’ennesima manovra di «seduzione» politica verso pezzi dell’opposizione.

Per l’assessorato da cui tenere d’occhio la burocrazia comunale, il sindaco starebbe pensando all’alter civico Claudio Zarro. L’ex grillino, nel 2022 candidato sconfitto alla poltrona di primo cittadino con un raggruppamento di liste alternativo al Polo civico di Mauro Lombardo, sarebbe dunque a un passo dal grande salto. Abbandonare l’aula e l’opposizione (dove gli elettori lo avevano collocato in loro rappresentanza) per entrare nella giunta municipale e in maggioranza. Politicamente, del resto, Zarro è indicato come vicino alla leghista regionale Laura Cartaginese, figura che nell’ombra ha sempre mosso la sua influenza sugli assetti civici della terza città del Lazio. La mossa di Zarro, potrebbe quindi trovare spiegazione nella necessità di soddisfare intese già raggiunte in precedenza tra Lombardo e Cartaginese, a sua volta legata politicamente all’ex sindaco Eligio Rubeis. Le dimissioni di Zarro dall’aula, farebbero spazio al primo dei non eletti nella sua lista «Insieme con Zarro»: si tratta del villalbese Cristian Diano, l’uomo delle feste di Natale, anche lui fiduciario del club Cartaginese. Infine, l’Urbanistica, casella nella quale potrebbe arrivare l’altra grande, inaspettata sorpresa. In particolare a circolare è un nome, ancora legato al mondo (politico) di Aldo Cerroni ma troppo incerto per essere, al momento, svelato. C’è tempo una settimana per far quadrare il cerchio del nuovo governo cittadino e per gli avvicendamenti in consiglio comunale, dove, in attesa di scoprire le definitive posizioni di Forza Italia con i due piedi di Alfonso Masini  già in maggioranza, all’opposizione rimane il solo Alessandro Messa (Lega) e (forse) i quattro del Partito democratico Mario Lomuscio, Emanuele Di Silvio, Simone Guglielmo e Rossella Nuzzo

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

1Commento
  • Enzo Saccucci

    Brava Elisabetta.
    Per le informazioni che ci dai.
    Buon lavoro

    Febbraio 9, 2024

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