GUIDONIA – Roma è un immondezzaio a cielo aperto, nelle ultime ore se ne sono accorti perfino i vip come Elena Santarelli, Claudia Gerini, Alessandro Gassmann che pubblicamente sui social  hanno chiesto di cambiare questo stato di cose. Del resto, la «monnezza» prodotta nella capitale negli ultimi mesi è aumentata e Ama Spa e il Campidoglio non sanno ancora dove mettere 19mila tonnellate di eccedenza settimanale solo di frazione indifferenziata. All’orizzonte, un bel po’ lontano, c’è il termovalorizzatore da fare a Santa Palomba, la cui realizzazione è, però, incerta: il coro dei «no» ha già sommerso le cronache. Ambientalisti, sinistra, Verdi sono sull’aventino. Un aiuto, ma poca cosa, potrà arrivare dal dissequestro disposto un paio di giorni fa della discarica di Albano, ma i tempi di riapertura potrebbero essere molto lunghi, tutto dipenderà dall’accordo che riuscirà a trovare la Ecoambiente, gestore del sito, con la Regione Lazio.

Intanto la Capitale attraversa una grave fase emergenziale e con l’estate, oltre ai topi e cinghiali, arrivano la puzza e la precarietà sanitaria. Con questo quadro, Roberto Gualtieri (sindaco e presidente della Città metropolitana di Roma) oggi venerdì 3 aprile arriva a Guidonia Montecelio, esattamente a Villalba, dove alle 18.00 è atteso da Alberto Cuccuru, l’avvocato progressista in corsa per diventare sindaco nelle elezioni del 12 giugno.

Giusto 3 giorni fa, ad anticipare temi comunque sul tavolo da mesi, evitando che diventino valanghe in campagna elettorale – la «monnezza» romana nel Tmb dell’Inviolata «sì» o «no» –  era arrivata anche l’assessore ai Rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi. Una signora d’impostazione democristiana, che non ha detto né troppo né poco su cosa il Campidoglio potrà fare per scongiurare l’emergenza, ma si è tenuta sul vago. Cuccuru e la sua strabiliante comunicazione, in un post pubblicato su Facebook, hanno invece dedotto che la posizione dell’assessore fosse stata netta per il «no», attribuendole praticamente una gaffe. Ma come, l’assessore capitolino che va in giro a dire «i rifiuti di Roma resteranno a Roma»?. Saranno contenti i romani, vien da rispondere. Impossibile che la Alfonsi sia stata così decisamente esplicita, e allora la questione è elettorale, e il momento impone di tirare molto il filo delle smentite, le voci sull’arrivo dei rifiuti al Tmb non devono passare.

Leggi anche Rifiuti da esportazione, la «monnezza» romana (e laziale) in giro per mezza Europa

Invece, il tema dello smaltimento d’importazione dalla capitale, che dovrebbe a breve investire il territorio del Comune di Guidonia Montecelio prendendo la strada del Tmb dell’Inviolata (collaudato, funzionante ma non ancora in funzione) resta d’attualità. E molto altro si muove nella pancia dell’amministrazione Pd e M5S che si ripresenta unita alle urne del 12 giugno. C’è un altro impianto da tarare, nei pressi di Villalba, di cui poco si parla. Andrà a poche decine di metri dalle abitazione. Al momento se ne scrive negli atti pubblici del Comune come di un biodigestore pubblico al servizio dell’Ato (ambito territoriale) di riferimento. Prima doveva essere «un Tmb dell’umido» o frazione organica.

Leggi anche Rifiuti, un grosso «Tmb dell’umido» sulla Tiburtina, la giunta grillina approva: l’impatto su 100mila persone

Torna il refrain  della «città nella munnezza» che Cuccuru cerca di smentire come può, anche quando nessuno glielo chiede, Excusatio non petita, accusatio manifesta.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

Nessun Commento

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.