Guidonia – Danni (pure) alle condutture dell’Acea, i «lavori abusivi» per la fibra li dirige il padre della consigliera

GUIDONIA – Hanno effettuato gli ennesimi lavori per la fibra nel centro città, a via Mario Calderara, lasciandosi dietro una scia di danni, tra cui il mancato ripristino, neppure parziale, della sede stradale ed una perforazione alle tubazioni dell’Acea a causa della quale, l’acqua, dallo scorso giovedì 13 luglio, sgorga copiosa. Soprattutto, gli interventi, sarebbero stati eseguiti senza alcuna autorizzazione da parte del Comune di Guidonia Montecelio, mentre la direzione dei lavori (riconducibili ad una nota società, la Telecom Italia Spa), risulta affidata ad un certo «Studio ingegner Pasqualucci Antonio», il nome del papà di Rosaria Pasqualucci. Il quale pensa, evidentemente, che se hai una figlia consigliere comunale (è stata eletta nella maggioranza civica con la lista «Il Biplano») puoi anche non chiedere le autorizzazioni.
Chi invece sembra non credere affatto che le scorciatoie siano ammissibili in un posto dove il cognome Pasqualucci dovrebbe rappresentare l’istituzione comunale, è il dirigente ai Lavori pubblici Annalisa Tassone. La quale, la posa in opera di questi «lavori abusivi» – in quanto non «in possesso delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente» – pare non averla presa bene. Vista anche la sequela di segnalazioni e lamentele che, incessanti, dal 13 luglio arrivano alla posta certificata del suo settore di competenza. Sta di fatto che Tassone ha spedito sul posto i vigili urbani per una verifica, scoprendo che era tutto vero. Dopo, si è messa a scrivere e ha diffidato tutti gli attori dei «lavori abusivi», non solo la Telecom Italia, e la Fibercoop Spa (stazione appaltante), l’impresa appaltatrice Site Spa ma anche la direzione dei lavori svolta dallo «Studio ingegner Pasqualucci Antonio», nel 2019 trasformata in una Srl di cui Rosaria Pasqualucci è amministratore.
I lavori sono «abusivi» perché «non corrispondenti a quanto richiesto nelle concessioni presentate e prima del relativo rilascio delle autorizzazioni previste». Da qui la diffida alle società, alla direzione lavori, che per il dirigente avrebbero, ciascuno a proprio titolo, «effettuato dichiarazioni mendaci». Quello di via Calderara non sarebbe l’unico caso. Scrive infatti Tassone che «visto il ripetersi di tali situazioni, i rappresentanti (menzionati nella diffida ndg) sono convocati per il giorno 31 luglio ore 9.00 negli uffici di quest’area con le autorizzazioni rilasciate al fine di supportare il personale tecnico di quest’area nelle operazioni di verifica tra le lavorazioni realizzate e quelle denunciate». A parte il lessico stentato, i fatti appaiono abbastanza chiari.
L’interrogazione di Alessandro Messa (Lega)
Sulla questione, Alessandro Messa (Lega) ha presentato una interrogazione al sindaco Mauro Lombardo e all’assessore ai Lavori Pubblici Mario Proietti. Eccone, di seguito, il testo: Premesso che la scorsa settimana sono stati effettuati dei lavori, presumibilmente per la realizzazione della nuova linea fibra, presso la via Mario Calderara, a partire dal civico 1, a cui non ha fatto seguito il ripristino, neppure parziale, della sede stradale; che ancora oggi, infatti, il manto stradale interessato dai lavori è stato abbandonato privo di asfalto e risulta, quindi, una distesa di detriti e terriccio, con enorme pericolo per la viabilità cittadina; che durante i suddetti lavori, inoltre, è stata danneggiata la conduttura dell’Acea, causando la fuoriuscita di acqua, che sgorga copiosa senza soluzione di continuità da giovedì 13 luglio 2023, da Via Mario Calderara fino all’intersezione con la Via Roma; che l’acqua, unita alla sede stradale fortemente ammalorata, ha trasformato Via Mario Calderara in un acquitrino fangoso e scivoloso, rendendo pericolosa la percorrenza su strada per chiunque voglia transitarvi; che tali analoghe situazioni, purtroppo, si verificano con preoccupante frequenza su tutto il territorio comunale. Tutto ciò premesso, si interrogano le SS.VV. per sapere se siano a conoscenza di tali fatti, quale sia la ditta che ha eseguito i lavori, se tale ditta è in possesso delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente per l’esecuzione di tali opere, quali siano i provvedimenti che l’amministrazione intende adottare e quali siano i tempi previsti.