GUIDONIA – Erano quattro gli aerei militari in volo, si stavano esercitavano in vista della manifestazione del 28 marzo a Roma per il centenario della fondazione dell’Aeronautica Militare. Due dei velivoli, per cause in corso di accertamento, sono entrati in rotta di collisione precipitando al suolo, uno è caduto in un campo nei pressi di via Roma, altezza del distributore Tiber, l’altro si è schiantato in strada, tra le case di via delle Margherite, a Colle Fiorito vecchio. Il pm di turno della Procura di Tivoli ha effettuato dei sopralluoghi negli esatti punti in cui sono avvenuti gli  impatti e la Procura ha aperto una indagine per ricostruire quanto avvenuto. Anche l’ispettorato aeronautica, in quanto aerei militari, avvierà gli accertamenti di rito. I due militari pilotavano aerei modello Siai Marchetti 208, l’incidente ha avuto luogo intorno alle 11 di martedì mattina. Entrambi i piloti, il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Meneghello sono morti. Erano piloti esperti, con migliaia di ore di volo all’attivo, grazie alla preparazione e al coraggio, con una manovra eroica e disperata, hanno evitato che si contassero vittime tra i civili e nessun altro è rimasto ferito. In particolare, Marco Meneghello, avrebbe direzionato l’areo sulla strada, nel tentativo estremo di limitare i danni: «Se non avesse miracolosamente evitato, per scelta e abilità, la collisione con le case il bilancio delle vittime sarebbe stato molto più grave», ha dichiarato Mauro Lombardo, sindaco di Guidonia Montecelio che ha proclamato per domani, mercoledì 8 marzo, una giornata di lutto cittadino con le bandiere a mezz’asta. Ma anche Giuseppe Cipriano, schiantatosi nel campo di via Roma ha evitato, governando le fatali manovre di avvitamento, l’impatto del velivolo con la pompa di benzina, la cui esplosione avrebbe provocato, con ogni probabilità, un disastro.

«Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato li direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime», ha spiegato in una nota il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto in relazione all’incidente di Guidonia.

I militari deceduti appartenevano al 60esimo stormo dell’Aeronautica Militare. «Giuseppe e Marco, vogliamo ricordarvi così, con i vostri volti sorridenti, appassionati del volo ed entusiasti del vostro lavoro – riporta la pagina dell’Aeronautica Militare -. Avete trasmesso i valori dell’#AeronauticaMilitare a migliaia di giovani in tutta Italia che oggi sicuramente avranno un pensiero per voi. Ancora una volta, la nostra grande famiglia è costretta a fare i conti con un devastante dolore che ha profondamente scosso tutti noi. Giuseppe e Marco non erano solo nostri colleghi, erano nostri fratelli».

«Due piloti del 60° Stormo di Guidonia rimasti vittime di un tragico incidente aereo mentre erano ai comandi dei loro velivoli U-208, nel corso di una missione addestrativa nelle vicinanze dell’aeroporto. Il T. Col. Giuseppe Cipriano era nato a Taranto nel 1975 e il Magg. Marco Meneghello a Legnago (Vr) nel 1977; entrambi erano istruttori di volo con un’esperienza di migliaia di ore/volo e hanno perso la vita facendo il loro lavoro al servizio del Paese. Il Capo di Stato Maggiore, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a nome di tutta l’Aeronautica Militare, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio alle famiglie dei due piloti. Anche per onorare la loro memoria, la Forza Armata continua a operare con impegno, ogni giorno e senza sosta, per la Difesa della Patria, affinché il sacrificio dei nostri fratelli non sia vano. Ciao Giuseppe, Ciao Marco… volerete per sempre in ala con noi». Ministero della Difesa Stato Maggiore della Difesa – Italian Armed Forces

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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