GUIDONIA – «Comprare» pareri legali all’esterno della amministrazione distraendo così risorse economiche da altri e importanti progetti, al Comune di Guidonia Montecelio sembra essere questo l’andazzo, precedentemente censurato dalla Corte dei conti in relazione agli enti locali. Un abuso, per i giudici contabili, già scritto in sentenza: «C’è danno erariale se il dirigente assegna un incarico esterno di consulenza giuridico legale in presenza dell’avvocatura interna».

È quanto accade a Palazzo Guidoni, dove l’ultimo caso ha riguardato il settore Urbanistica e il dirigente attualmente incaricato, architetto Cristina Zizzari. La quale, con la determinazione n. 25 del 22 marzo scorso ha assegnato un incarico esterno di natura legale allo studio di avvocati  Cancrini & Partners per 9mila euro, al lordo di imposte e contributi. Un atto giustificato dal dirigente con la formula «dell’incarico affidato per un’esigenza puntuale ed episodica», che «costituisce un contratto d’opera intellettuale e non un appalto». In realtà non c’è niente di «episodico» negli affidamenti al professor Arturo Cancrini, noto avvocato amministrativista romano, nell’ambito del medesimo procedimento amministrativo sul cimitero comunale di cui il dirigente è anche unico responsabile (Rup). Già il 31 ottobre 2021 (quando al comando dell’Ente c’era il binomio 5Stelle-Pd) attraverso la determina 54 del 31.10.2021, l’architetto aveva impegnato la somma di 25.378,00 euro (al lordo di imposte e contributi) a favore dello studio associato Cancrini per farsi consigliare le strategie legali da mettere in campo nel contenzioso in essere tra l’Urbanistica comunale e il concessionario del cimitero, il consorzio Comor. Il tutto mentre l’Ente potrebbe contare, almeno sulla carta, su un’avvocatura interna, la sub Area amministrativa con alla guida il «professionista legale», avvocato e dipendente comunale Antonella Auciello, a sua volta supportata nel lavoro d’ufficio da almeno 12 collaboratori. Una squadra che non solo potrebbe ma dovrebbe fornire direttamente (e gratis) il supporto legale necessario ai settori dell’Ente, Urbanistica compresa.

Proprio l’esistenza dell’avvocatura comunale, con le sue competenze, smentisce la formula abusata da Zizzari negli atti a sua firma (e a giustificazione del ricorso a consulenze esterne), secondo cui il Comune «sarebbe sprovvisto di figure professionali nell’organico dell’Area e dell’Ente con i requisiti descritti, ovvero con laurea in giurisprudenza ed un curriculum specificamente formato sulla materia edilizio urbanistica». L’avvocato Auciello non si può certo dire l’ultima arrivata. Da oltre 20 anni cura in prima persone le cause del Comune in tutte le sedi della giustizia (penale, civile e amministrativa) e nei vari gradi di giudizio fino alla Cassazione, ella vanta una esperienza professionale forgiata dai numeri rilevanti dei contenziosi trattati, e tra i doveri d’ufficio ancora rimarcati nella nuova Macrostruttra dell’Ente, forma organizzativa degli uffici licenziata dalla giunta non più tardi di 15 giorni fa, c’è proprio la stesura dei pareri legali a beneficio e vantaggio dei dirigenti. Seguendo le regole autoimposte, il sindaco civico Mauro Lombardo, capo del governo cittadino, avrebbe dunque dovuto provvedere affinché la delicata faccenda del contenzioso cimiteriale fosse trattata internamente e con le notevoli competenze di cui l’Ente dispone. Come evidenziato da questo sito d’informazione indipendente, il Comune ha avviato la risoluzione per inadempimento del contratto in essere con il consorzio di imprese Comor che, dal 2016, ha in gestione il cimitero di via Romana.

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La questione è di una complessità ragguardevole. Dopo la messa in mora del dicembre 2022, decisa dall’assessore ai Tributi e finanze Alberto Cuccuru in accordo con l’Urbanistica di Cristina Zizzari, quelli del consorzio Comor non le hanno mandate a dire, anzi: le hanno scritte. In oltre 30 pagine di contestazioni inviate (anche) all’Anac (Agenzia nazionale aticorruzione) e alla Corte dei conti. Un lungo elenco di accuse al Comune e ai 4 dirigenti che si sono alternati all’Urbanistica – nell’ordine Angelo De Paolis, Paola Piseddu, Paolo Cestra e Cristina Zizzari – i quali, dal 2016 in avanti, avrebbero concorso a bloccare i lavori sul cimitero, rendendo al consorzio impossibile il rispetto del contratto e rendendosi protagonisti di errori spesso grossolani.

Nella relazione, ora oggetto di un procedimento aperto presso l’Anac e per il quale è stato richiesto il parere dell’avvocato Cancrini, si legge che l’Ente, attraverso le sue figure apicali, negli anni avrebbe ripetutamente imposto al consorzio il rispetto di un progetto di raddoppio del cimitero (del 2014) acclaratamente sbagliato, tale da indurre, nel 2015, la giunta comunale all’adozione di due varianti progettuali in corso d’opera di cui, in ultima battuta la Zizzari, nessuno avrebbe tenuto conto. Ma anche la fase di collaudo dei 2060 loculi e dell’ossario avrebbe subìto colpevoli ritardi per responsabilità individuate da Comor nell’operato del Comune. Al netto del fatto che, ai limiti dell’assurdo, l’Urbanistica avrebbe acconsentito alla costruzione di una cappella privata, autorizzata con concessione edilizia e permesso a costruire, su un’area destinata da progetto alla realizzazione di un parcheggio per disabili.

Un lungo pasticcio che non sarà facile sbrogliare, a fronte del quale Comor, in risposta alla risoluzione contrattuale avanzata dal Comune, chiede un risarcimento record di 25milioni di euro. L’Anac, investita del caso, dovrà rispondere ai quesiti posti dal consorzio e indicare analitiche responsabilità, in quella che si preannuncia essere l’ennesima causa, grave al punto di mettere a repentaglio la tenuta economica dell’Ente. Cosa fare? Come difendersi al meglio?. Fin qui decide Zizzari.

Nella vicenda sono senz’altro mancati gli indirizzi della giunta, e in particolare del sindaco, in posizione sempre più defilata. La conferma ai rumors di palazzo che danno Lombardo in grande difficoltà rispetto alla gestione del settore Urbanistica. Dove, anche a causa della debolezza dell’assessore Anna Mari, con un meccanismo di autogestione, il dirigente incaricato ex articolo 110 del Tuel (fiduciario e non di ruolo), non limitandosi alle funzioni di legge assolverebbe il compito di dettare la linea politica determinando un crescendo di fibrillazioni nella maggioranza civico-democratica che governa il Comune.

Sugli incarichi legali, la prassi di fare da sé va avanti, come detto, dai tempi del M5S e non riguarda i soli affidamenti al professor Cancrini nell’ambito dell’affaire cimitero. Con determina n.36 del 29 luglio 2021, la Zizzari decideva autonomamente di rivolgersi all’avvocato Nicola Lais «acquistando», per 30.450,00 euro, una «consulenza» con la formula del «supporto al Rup» per la «redazione di circolari nella materia urbanistico edilizia». Due giorni prima, il 27 luglio del 2021, aveva dato incarico all’avvocato Giuseppe Ciaglia di assisterla negli «adempimenti procedurali connessi all’attuazione del Piano d’insediamento Colline del sole», costo dell’operazione: 7.003,00 euro. Ma il ricorso a competenze esterne in materia legale comincia a contagiare altri settori dell’amministrazione guidoniana. Anche i Lavori pubblici si sono accodati nella pratica e, con determina n. 60 del 17 marzo 2023 firmata del dirigente Annalisa Tassone, sono stati liquidati 3.172,00 euro allo Studio Legale Aor (con sede in via Sistina 48 a Roma), a saldo di un incarico «per la progettazione finalizzata all’acquisizione di finanziamenti previsti in un bando Anci», precedentemente affidato dall’ex dirigente e funzionario Alberto Latini il 25 luglio del 2022, quando l’amministrazione Lombardo era insediata da pochi giorni.

Una prassi, quella di ricorrere alle «consulenze» esterne per settore, in deroga allo Statuto e ai Regolamenti comunali che prevedono l’attribuzione degli incarichi legali attraverso l’indirizzo della giunta, su proposta del sindaco e acquisito il parere tecnico dell’avvocatura. La pratica dequalifica invece le competenze dell’Ente in materia legale e lo espone al danno erariale, come già sentenziato dalla Corte dei conti.

 

 

 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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