Guidonia – Voti e pratiche edilizie, i record del consigliere geometra. Il club dell’Urbanistica

GUIDONIA – La performance elettorale si presta a poche interpretazioni: 884 preferenze personali, il più votato nella lista più votata all’interno della coalizione civica. Tommaso Carnevali è l’uomo dei numeri e dei record. Con la sua candidatura ha trascinato (letteralmente) alla vittoria «il Biplano»: 3336 voti assoluti, oltre l’11% in termini percentuali, un tesoretto per Mauro Lombardo, il sindaco eletto nel giugno scorso anche (in modo determinate) grazie alla lista di riferimento nominalmente ispirata al mito del volo e alla Città dell’Aria, già presente nelle elezioni di cinque anni prima e letteralmente esplosa nel 2022 (passando dai 1737 voti del 2017 ai 3336 complessivi di quest’anno).
Un notevole balzo in avanti lo registrava personalmente lo stesso Carnevali: le 326 preferenze di 5 anni prima risultavano praticamente triplicate nelle urne comunali della scorsa primavera. Un record al quale se ne deve aggiungere un altro, privato e lavorativo e per niente pubblico (per quanto di indubbio interesse pubblico). Il geometra, professionista stimato con studio a Guidonia e intensa attività lavorativa anche nei quartieri della Nomentana e nel vicino Comune di Fonte Nuova, è senza dubbio il tecnico più prolifico nelle pratiche di edilizia privata presentate al Comune di Guidonia Montecelio. Nel periodo di otto mesi a cavallo tra il 2021 e il luglio del 2022, coincidente con la sua permanenza in consiglio comunale (era entrato in assise a luglio dell’anno scorso in surroga a Mario Proietti dimissionario) il Carnevali ha avuto accesso al protocollo dell’Ente in entrata ben 198 volte, un numero corrispondete ad altrettante pratiche edilizie da lui presentate presso il relativo ufficio in qualità di tecnico professionista.
Per essere chiari e precisi: rientrano nel novero delle competenze di un geometra professionista attività come i progetti edilizi, le integrazioni di domande di condono pregresse, le concessioni in sanatoria, le domande per le autorizzazioni allo scarico delle acque reflue, le Cila e le Scia. Sono i tipi di lavori richiesti dai privati e di cui si sarà occupato il geometra Carnevali al ritmo forsennato di (almeno) cinque pratiche a settimana, quando ricopriva la carica di consigliere comunale ed era in attesa di essere rieletto come il candidato più votato non solo de «Il Biplano» ma dell’intera coalizione civica.
Un ritmo proseguito anche a seguito della riconferma in aula: questo emerge dalle registrazioni cronologiche delle pratiche presentate (e in possesso di chi scrive), recanti il suo nome e riportare dal protocollo comunale. Ma anche nell’ultimo quadrimestre del 2020, con la pandemia, il geometra Carnevali aveva tenuto botta: una ottantina le pratiche lavorate, per un totale, nell’anno solare caratterizzato dall’insorgenza del virus, di 212 procedure aperte presso il solito ufficio di edilizia privata. Una condizione oggettivamente inusuale all’interno di una categoria, (ingegneri, architetti e geometri dediti alla libera professione), che lamenta da anni il calo di fatturato e la difficolta di riuscire ad interagire con il settore Urbanistica del Comune di Guidonia Montecelio. Per Carvenali, comunque, il suo non è un «caso». Fiero della lunga gavetta ripagata (anche) in termini «di consenso», parla di una abitudine di vita che lo porta a sgobbare, alzarsi presto e ad essere operativo «già alle 8 del mattino in ufficio per lavorare».
Il club dell’Urbanistica
Carnevali negli ambienti dei tecnici legati alle attività edilizie nell’area di Guidonia Montecelio e dintorni è conosciuto (anche) per la vicinanza a un luminare della ingegneria praticata come Antonio Pasqualucci. Professionista a lungo prestato alla politica, presente indirettamente in consiglio comunale, se non altro per le declinazioni familiari, vista la presenza tra i banchi della figlia Rosaria, anche lei eletta (673 voti, terzo candidato più votato della lista) con «Il Biplano». Pasqualucci, del Comune di Guidonia Montecelio, è stato assessore (sempre in cordata con gli ex Pdl poi diventanti biplanisti) prima di dedicarsi completamente alla professione. Perfino negli anni dell’amministrazione 5Stelle (terminata a luglio del 2022) l’ingegnere è risultato affidatario di incarichi professionali direttamente assegnati dal Comune (suo il progetto in tutte le sue fasi della messa in funzione di una pompa idraulica in via Trevi del Lazio). Gli spifferi di Palazzo raccontano di una sua presenza «estranea» alle riunioni politico burocratiche in cui, nelle ultime ore, sono stati trattati alcuni dei dossier scottanti dell’Urbanistica, vedi l’incontro sulla cessione del Macrolotto di proprietà comunale ad alcune società «scudate», la cui procedura di vendita è tutt’altro che conclusa.
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Molto prolifico tra i consiglieri biplanisti e/o tecnici geometri risulta essere, inoltre, Giuseppe Nardecchia: 685 preferenze personali, il secondo più votato della lista, anche lui dedito con qualche successo alla libera professione. Nel periodo giugno-luglio 2022, a ridosso delle elezioni amministrative in cui risultava candidato e poi eletto, il Nardecchia ha presentato pratiche di edilizia privata passate dal protocollo dell’Ente. La settimana scorsa è stato eletto presidente della commissione Urbanistica in quota, ovviamente, «Il Biplano».
C’è da dire, poi, che l’Urbanistica è un settore della pubblica amministrazione ancora in attesa di assestamento. Manca un dirigente di ruolo o indicato da una selezione pubblica che il Comune sarebbe sul punto di bandire. Nel frattempo, le redini, sono rimaste nelle mani di Cristina Zizzari, il funzionario promosso dirigente dall’ex amministrazione 5Stelle, revocato da Mauro Lombardo ma lasciato al suo posto con la formula del trasferimento provvisorio di funzioni. Una situazione che rimane cristallizzata, nonostante le polemiche durate mesi, le denunce per irregolarità e illegittimità (anche per i conflitti d’interesse del dirigente), presentate contro il M5S dalle ex opposizioni consiliari poi diventate maggioranza con l’affermazione elettorale della coalizione civica.
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Restano dubbi e scaturiscono domande: sono conciliabili gli interessi (legittimi) lavorativi e privati di un tecnico (professionista) con quelli di consigliere comunale? C’è una contrapposizione conflittuale tra interesse particolare di un soggetto, e l’interesse del Comune che egli è chiamato istituzionalmente a rappresentare? C’è situazione di potenziale conflitto di interessi, rispetto all’esercizio imparziale della carica elettiva?. Certo è, al momento, che il ritmo di lavoro di Carnevali è stato tale da creare perfino della sana invidia professionale nella categoria d’appartenenza. Nessuno, dicono, può stargli dietro. Né può contare su una affermazione politica di così largo successo.