GUIDONIA – Il fatto è ormai acclarato: i test d’esame ai quali sono stati sottoposti i candidati non erano di uguale difficoltà. E nell’ambito dello stesso concorso. Per questo alcuni degli esclusi parlano di «prove discriminatorie» annunciando di avere presentato una richiesta di accesso agli atti e di avere in mente un ricorso alla magistratura amministrativa (Tar del Lazio) per l’annullamento della prova scritta d’esame. Irregolarità sì presunte comprovate però da fatti singolari. Al concorso per la categoria D da tecnico istruttore direttivo, i candidati della prima batteria d’esame sono stati tutti bocciati. Non hanno superato lo scritto. Mentre gli idonei a sostenere l’orale facevano tutti parte della seconda (miracolosa) batteria. Vale a dire, semplificando: dalla «A» alla «M» tutti somari,  dalla «N» alla «Z» bravi o bravissimi. 

Come ha funzionato la discriminazione

la prova scritta era divisa in due batterie. Della prima batteria, convocata alle 14.00, su 100 iscritti nessuno è stato ammesso all’orale. Della batteria delle 15.00, invece, su 84 iscritti ne sono stati ammessi 21: uno su quattro. Una differenza statisticamente difficile da spiegare. Potrebbe esserci quindi stata una differenza significativa nelle difficoltà dei quesiti, o anche negli argomenti richiesti, dunque una discriminazione ab origine che, se provata, invaliderebbe le prove e tutti gli atti conseguenti come i contratti di lavoro individuale ormai sottoscritti con l’Ente dai vincitori finali.

Il concorso sotto la lente

Va ricordato che la selezionare riguardava la ricerca di 5 unità di personale tra architetti e ingegneri (laureati) da assorbire in pianta organica con la qualifica D di funzionario tecnico comunale. Nella graduatoria finale di merito, per intenderci ancora meglio, non c’è dunque nessun Abbagnale, o Cicero (nomi di fantasia): gli assunti si chiamano tutti Nerini, Poloni o Zecchini (anche questi sono nomi di fantasia). Altra stranezza: tra i 21 nomi che hanno passato lo scritto per D tecnico, 8 erano iscritti all’altro, contestuale concorso di categoria C per istruttore tecnico, dove però non sono arrivati all’orale: bocciati prima. Di questi 8, ben 5 sono invece risultati idonei a ricoprire il ruolo da D. Come è possibile che tutte queste persone, laureate, risultino idonee ad un concorso per laureati e non a quello da diplomati?.  

Quindi, la domanda dalle cento pistole che si fanno gli esclusi è la seguente: la seconda batteria dei D tecnici era veramente più facile (o facilitata) della prima batteria? Addirittura più facile di quelle del concorso da C, nel quale il numero totale degli idonei è risultato alla fine solo di 4? (Infatti per esaurimento delle graduatorie, il Comune è tornato a bandire un nuovo concorso per C tecnico il 31 gennaio).  

Anomalie anche nella selezione dei giardinieri

Ma quella per funzionari tecnici D non è l’unica selezione (tra i nove concorsi banditi dall’amministrazione nel novembre scorso) ad essere finita attenzionata lasciando dubbi. Il Comune cercava anche giardinieri. Quattro per la precisione, a cui era richiesto il titolo di studio della media inferiore. Eppure, anche in quel caso, le prove d’esame si sono rivelate un ostacolo insuperabile, al punto che solo uno dei candidati (su 138) è riuscito a superare la prova scritta (poi assunto ha rinunciato al posto perché laureato). La stranezza sta nella commissione di valutazione. Che, sicuramente priva al suo interno di esperti in giardinaggio o floricultura, ha giudicato i giardinieri e al contempo gli architetti e gli ingegneri esclusi in base al cognome. La stessa commissione per due profili che, per diversità, richiedevano competenze e precise specializzazioni. 

Ora in molti mi scrivono indicando stranezze. Di seguito una delle segnalazioni che maggiormente coglie nel segno.  

La lettera   

«Premesso che leggo spesso il suo sito web, visti i suoi articoli sul concorso di Allumiere, nonché sulle irregolarità dei concorsi dello scorso anno circa la mancanza di alcune materie obbligatorie per legge, le scrivo sperando ci sia ancora un suo interesse per tali argomenti. Visti gli esiti dei concorsi, per giardinieri e tecnici, per i quali già ad una prima occhiata si notano quantomeno delle anomalie, le segnalo delle irregolarità presunte all’interno del concorso da Direttivo Tecnico D1, al quale ho partecipato. Io ne ho potute riscontrare 2:

1) La presidenza della commissione di concorso per categoria D  tecnico, come da D.D. 179 dell’11/11/2022 è stata affidata all’Ing. DE PASQUALE Giuseppe, Funzionario Responsabile del Comune di San Cesareo. Ritengo tale nomina illegittima in quanto sarebbe dovuta essere affidata ad un Dirigente e non a un Funzionario Responsabile. La medesima commissione, tra l’altro, ha valutato i giardinieri, e non mi sembra ci sia un esperto di giardinaggio tra i membri della commissione, forse per questo ne è stato ammesso solo 1 (fronte dei 4 posti messi a bando?). Infatti il “Regolamento Comunale di Accesso all’impiego” art. 16 co.2 prevede che “Le commissioni siano composte normalmente dal Dirigente del Settore interessato dal posto messo a concorso con funzioni di presidente[…] Le funzioni di presidente sono attribuite al Segretario Generale nei casi in cui il responsabile della struttura sia impossibilitato a svolgere il ruolo di presidente di commissione” ma ci sono di seguito ulteriori riferimenti di legge che mi portano ad affermare ciò. Il d.p.r. 9 maggio 1994, n. 487 “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le  modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi” all’art. 9 “commissioni esaminatrici” prevede che “…esse sono così composte: a) per i concorsi ai profili professionali di categoria o qualifica settima e superiori: da un consigliere di Stato, o da un magistrato o avvocato dello Stato di corrispondente qualifica, o da un dirigente generale od equiparato, con funzioni di presidente, e da due esperti nelle materie oggetto del concorso; le funzioni di segretario sono svolte da un funzionario appartenente alla ottava qualifica funzionale o, in carenza, da un impiegato di settima qualifica. Per gli enti locali territoriali la presidenza delle commissioni di concorsi può essere assunta anche da un dirigente della stessa amministrazione o di altro ente territoriale;”

 La VII qualifica corrisponde alla categoria D1: infatti la suddivisione in qualifiche, con il vigente C.c.n.l., non esiste più, tuttavia la Suprema Corte, richiamando le sentenze 6295/2011 e la 20070/2015, ha cristallizzato la differenza tra le categorie con il seguente principio di diritto: “Il sistema di classificazione delineato dal C.c.n.l. Comparto Regioni Enti locali del 31 marzo 1999 configura, nell’ambito della categoria D, posizioni differenziate non solo sotto il profilo economico ma anche sotto quello professionale in relazione alla diversa professionalità di provenienza (nella specie, per le ex VII e VIII qualifica funzionale, confluite, rispettivamente, nella categoria D, posizioni economiche D1 e D3), atteso che l’art. 4 dell’accordo collettivo – come ribadito dall’art. 9 del c.c.n.l. del 5 ottobre 2001 – prevede per il passaggio all’interno della stessa categoria D ad una delle posizioni economiche superiori la medesima procedura selettiva stabilita per il passaggio da una categoria all’altra” (Cass. 18.3.2011 n. 6295 e Cass. 7.10.2015 n. 20070)”.

2) Sono state inserite diverse domande non previste nel bando: il concorso da D tecnico era diviso in due batterie. Le domande all’interno della batteria delle 14.00, cui ho partecipato prevedevano diversi quesiti (6 se non erro) su argomenti non previsti esplicitamente nel bando, quali “Norme in materia di tutela di beni storici artistici e paesaggistici e Legislazione in materia di espropriazione per pubblica utilità”; lo riporto tra virgolette perché così era riportato nell’art. 9 del bando di concorso dell’anno scorso, 2021, per D1 tecnico, sempre del comune di Guidonia Montecelio, ed invece tali voci sono assenti dal bando in oggetto. E di solito tali materie vengono previste, basterebbe vedere molti bandi di diversi altri comuni in cui tali materie vengono esplicitate, ma anche lo stesso comune di Guidonia, lo scorso anno appunto, ma non sono state previste in quello di quest’anno. Il fatto che, nonostante tali materie non fossero previste nel bando, nelle prove siano stati sottoposti diversi quesiti inerenti tali materie, è quindi un’irregolarità». (Nell’immagine di copertina, il sindaco civico Mauro Lombardo e l’assessore con delega al Personale Stefano Salomone).

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

1Commento
  • Antonina Sabatini

    Le stesse perplessità le riscontro nel concorso x 4 amministrativi archivista B3
    Domande non pertinenti e turni con domande di difficoltà differente. Quindi discriminatorie….e non mi dilungo oltre

    Gennaio 3, 2023

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