GUIDONIA – L’errore c’è stato e con esso il ripensamento: «Chiedo scusa, abbiamo sbagliato», poche parole dell’assessore all’Urbanistica, la 5Stelle Chiara Amati, e i 41 lotti messi in vendita dall’Ente nell’ambito del piano delle dismissioni immobiliari venivano ritirati dal mercato. Tutto quel che finisce bene? Non proprio, dal momento che adesso il Comune di Guidonia Montecelio, per quell’orrore, dovrà comunque pagare 3.233,00 al lordo di IVA alla Intenso Spa, società milanese che ha gestito la pubblicazione dell’avviso d’asta per l’alienazione degli alloggi popolari, anche se la procedura non è andata a buon fine. La determina di liquidazione è stata pubblicata sull’albo pretorio online. A quale errore facesse riferimento l’assessore, se di natura burocratica, non è stato mai chiarito dall’amministrazione, come non c’è stato accertamento su eventuali responsabilità di carattere contabile per l’asta mai avvenuta.

Una vicenda dai contorni amministrativi oscuri e contraddittori, iniziata con l’avviso pubblicato del settore Demanio e patrimonio in esecuzione di un atto d’indirizzo della giunta del 18 marzo del 2018, che avviava il piano delle dismissioni improntato l’anno prima dal commissario prefettizio: monetizzare risorse per riequilibrare i conti dell’Ente mettendo in vendita, tra le altre proprietà, 21 appartamenti in via Filangeri a Villanova, 10 a Colle Fiorito in via delle Ginestre più altrettanti posti auto. A palazzo si stimavano entrate per un milione e mezzo di euro, l’asta veniva fissata al 7 dicembre ma qualcosa  poi andava storto. Nessuno ha fatto i conti con gli occupanti, nessuno ha proposto loro l’esercizio del diritto di prelazione, in più quelli del Comune gli sono entrati in casa con la scusa di sopralluoghi tecnici, fotografando gli appartamenti per promuoverne le vendite. Monta la protesta degli inquilini, non tutti con le carte in regole, e nel palazzo ci ripensano. Sull’onda delle manifestazione di piazza il sindaco pentastellato Michel Barbet fa il più classico dei passi indietro. Che ora costa ai cittadini contribuenti oltre 3mila euro.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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