GUIDONIA La disputa c’è stata ed è durata settimane, poi, come spesso accade in casi come questo, tra le due «litiganti» a prevalere è stato il terzo contendente. Con buona pace degli «scommettitori» di palazzo, che a giorni alterni facevano pendere l’ago da una parte o dall’altra della bilancia. Il posto, del resto, era ambito. Un ruolo di organizzatore del lavoro e responsabile dello Staff di Gloria Di Rini, nuovo segretario generale del Comune di Guidonia Montecelio. In bilico sono rimaste per giorni due funzionarie di caratura (e dall’ottimo curriculum) come Concetta Eliseo e Raffaella Ghidoni: occupata all’Urbanistica la prima, l’altra si aggira dalle parti della Torre Civica, appena promossa di categoria grazie ad una selezione interna svolta a fine 2022 con cui è passata da « C» (Istruttore amministrativo) a «D» (Istruttore direttivo amministrativo).

Enzo Magnarella, funzionario comunale e Gloria Di Rini, segretario generale del Comune di Guidonia Montecelio

Alla fine, non c’è stato niente da fare per entrambe. La scelta è caduta su Enzo Magnarella, avvocato, funzionario ed esperto contabile dell’Ente, a quanto pare diventato improvvisamente «sostituibile» al settore Finanze, Tributi e Personale. È lui a traslocare al piano nobile di Palazzo Guidoni, da mercoledì primo marzo a disposizione del segretario generale Di Rini, anche per l’ordinaria amministrazione degli Affari generali. Logisticamente, la nuova Posizione organizzativa dell’ufficio è sistemata a tre metri dalla stanza del sindaco rosso-civico Mauro Lombardo, nel cuore dell’attività amministrativa ma soprattutto politica dell’organo di vertice. Un salto di qualità che, raccontano i bene informati, è stato festeggiato a pizzette e pastarelle, lasciando però malumori nemmeno troppo striscianti tra gli esclusi e le vedette di palazzo, sempre pronte a rilevare chi fa carriera nei posti che contano e a pesare le quotazioni di questo o quel consigliere comunale del Partito democratico.

D’altro canto, Enzo Magnarella, prima di entrare in pianta stabile nell’organico comunale, grazie all’assunzione arrivata nel 2018 con lo scorrimento di una graduatoria vecchia di 10 anni , era un politico del Partito democratico di cui è stato consigliere comunale a Fonte Nuova. È seguita una carriera divisa tra ruolo pubblico e incarichi esterni. Come quelli mantenuti da Magnarella anche dopo l’assunzione, di «commissario liquidatore» in una società a responsabilità limitata, che risulterebbero incompatibili con lo status di dipendente pubblico.

Il manifesto affisso all’ingresso della Torre Civica

Altrettanto «incompatibile» sarebbe l’incarico svolto dal neo responsabile di Staff all’interno di un Caf (Centro di assistente fiscale), pubblicizzato attraverso un manifesto affisso addirittura all’ingresso del palazzo comunale, in cui il nome di Magnarella è scritto a caratteri cubitali. L’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, interrogata su un caso similare, si è già espressa in modo negativo. Impossibile perfezionare l’assunzione nel pubblico impiego di una persona prima che sia terminata la fase di liquidazione di una società con conseguente cessazione dal registro delle imprese. Invece Magnarella, come da curriculum, ancora nel 2021 risultava commissario liquidatore della Risorse Sabine Srl e Consigliere nazionale dei Revisori Legali, ruoli dichiaratamente incompatibili con il pubblico impiego.

La bacheca all’entrata della Torre Civica fotografata il 27 febbraio 2023

Ancora più paradossale è la storia del Caf, i cui manifesti con il nome e numero di telefono del dipendente, campeggiano all’entrata di Palazzo Guidoni senza che nessuno, tra i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione ligi ai controlli sulla legittimità dell’azione amministrativa, se ne sia mai accorto. Men che meno il fatto sembra avere colto l’attenzione del segretario generale. Nominata un paio di mesi fa da Lombardo, la Di Rini, arrivata dal Comune di Aprilia, è stata contestualmente incardinata nella casella di Responsabile comunale dell’anti corruzione (Rac) con specifiche competenze di controllo e monitoraggio dei fatti che riguardano direttamente il Personale dell’Ente.

La Di Rini comincia male, è il commento più gettonato, se non si è accorta, avviando i necessari approfondimenti, delle incompatibilità presenti all’interno di un Comune dove si continua a fare finta di niente. Ghidoni ruota intorno alla Cgil funzione pubblica, un «potentato» che mantiene forti legami politici con il Pd nella componente del consigliere comunale Emanuele Di Silvio. Enzo Magnarella sarebbe invece vicino alla corrente di Mario Lomuscio, altro eletto dal mandarinato democratico che rifornisce senza soluzione di continuità i quadri della pubblica amministrazione. Molti sono pronti a scommettere che qualche misura compensativa arriverà nelle maglie dell’adozione della nuova «Macrostruttura» , provvedimento di ristrutturazione delle Aree amministrative all’ordine dei lavori della giunta municipale, che divide parecchio le multiple anime che compongono la maggioranza di governo. Un atto che sarà il borsino delle pesature tra il Pd e il caravanserraglio civico.

In questa vicenda resta tuttavia la prassi disattesa. La quale vorrebbe che si tenesse conto della norma. Ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. 165/2001, infatti, «sono da considerare vietati ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche a tempo pieno e con percentuale di tempo parziale superiore al 50%, gli incarichi che presentano le caratteristiche di abitualità e professionalità e di conflitto di interessi». Riguardo al primo aspetto, ai sensi dell’art. 60 del d.P.R. n. 3/57, il dipendente pubblico non può «esercitare attività commerciali, industriali, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro». Dovrebbe valere sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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