La crisi dei rifiuti salda il centrodestra, documento comune dopo anni: «Noi all’avanguardia». Attacco al Pd e ai 5Stelle
GUIDONIA – Dopo anni i partiti di centrodestra tornano a firmare un documento comune. In chiave politica, contro l’amministrazione 5Stelle e il Partito democratico assimilati da una identica visione della gestione del ciclo dei rifiuti: i «no» senza proposte che hanno determinato il collasso di queste settimane, dopo Roma Capitale anche a Guidonia Montecelio. Il tema è di attualità. La mancata raccolta dell’umido, l’isola ecologica chiusa, i difetti continui nello smaltimento dei materiali avviati al recupero grazie a un porta a porta che compie giusto 10 anni, rappresentano le criticità di una gestione definita nel documento «suicida». Il riferimento è a chi «strillava in piazza a favore dell’ambiente per poi opporsi a qualsiasi gestione e governo del ciclo dei rifiuti, con la complicità di un Partito democratico inerte, tanto in Regione Lazio quanto nella Città metropolitana di Roma e, infine, nella nostra città».
Il tema è caldo. Oggi sbarca all’attenzione dell’aula in un consiglio comunale straordinario richiesto dalle opposizioni proprio sulla crisi del ciclo dei rifiuti. Ma all’ordine del giorno c’è anche una proposta del capogruppo 5Sstelle Giuliano Santoboni sulle sorti del Tmb cerroniano all’Inviolata. Un impianto ultimato e collaudato mai entrato in attività, a lungo perno della discordia e di divisioni politiche e sociali. I movimentasti sono ovviamente contrari al funzionamento, Santoboni sogna di farne la sede del Parco dell’Inviolata dopo avere acquisto la struttura al patrimonio del Comune di Guidonia Montecelio. Un futuro agreste mentre la sua amministrazione è costretta a trasferire l’umido nel Tmb di Viterbo con costi stratosferici per i contribuenti: 180 euro a tonnellata più iva e trasporto a carico della Regione e dunque dei cittadini. Scelte scellerate? Indubbiamente sì per i segretari e i consiglieri dei partiti del centrodestra firmatari del documento: Maurizio Massini di Forza Italia, Mario Pozzi e Giovanna Ammaturo di Fratelli d’Italia e Alessandro Messa e Arianna Cacioni della Lega per Salvini. Che attendono ora di capire come si muoveranno oggi in aula i colleghi del Pd sulla proposta Santoboni. Un documento che se approvato anche con i voti democrat potrebbe abbozzare future alleanze programmatiche. Mentre nel centrodestra si punta a dare una diversa prospettiva alla attuale «totale assenza di programmazione ha reso Guidonia una pattumiera a cielo aperto».
Cinque stelle incapaci e dannosi
Il documento è un duro attacco ai 5Stelle sulla gestione del ciclo dei rifiuti. «Alla evidente ignoranza ed incapacità di natura politica ed amministrativa». Al vizio che hanno di «propagandare ordinanze inutili e dannose, confondere i cittadini sulla raccolta differenziata, approntare pseudo soluzioni che si sono rivelate dalla notte alla mattina del tutto impraticabili e inattuabili e che dimostrano solo la navigazione nel buio del sindaco Michel Barbet e della sua maggioranza».
Centrodestra all’avanguardia nella programmazione
«Il centro destra a Guidonia, nel tempo, ha sempre programmato e presentato soluzioni di natura amministrativa e programmatica d’avanguardia e che ancora oggi potrebbero riportare Guidonia ad una situazione di corretta e gestione controllata della raccolta dei rifiuti».
Le domande e da che parte sta il Pd
«Quali sono le soluzioni strategiche e durature del sindaco e del movimento 5Stelle (e non fino al 31.1.2020)? Quale impegno vi è da parte del Partito democratico per chiedere a Nicola Zingaretti l’attuazione del Piano Rifiuti senza che Roma, con altra fallimentare gestione 5Stelle, scarichi sulla provincia i suoi rifiuti. Su tutto ciò c’è il silenzio, il vuoto, il niente».